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Scienza e Ricerca

Da AIRC tre finanziamenti per il Dipartimento di Scienze del Farmaco

I tre progetti finanziati da AIRC, nell'ambito della Call 2023 - Investigator Grant, sono coordinati da Chiara Porta, associata di Patologia generale, Tracey Pirali e Gian Cesare Tron, entrambi ordinari di Chimica farmaceutica.

Di Stefano Boda

Data di pubblicazione

Chiara Porta, Gian Cesare Tron, Tracey Pirali
Da sin.: Chiara Porta, Gian Cesare Tron, Tracey Pirali

credits © Archivio UPO

Il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università del Piemonte Orientale ha ottenuto tre finanziamenti AIRC nell'ambito della Call 2023 - Investigator Grant, che vedono coinvolti tre docenti del Dipartimento come coordinatori e altrettanti membri dei team e collaboratori. 

Il primo progetto dal titolo “Combining epigenetic and macrophage reprogramming to boost anti-tumor immunity of malignant pleural mesothelioma” è coordinato dalla professoressa Chiara Porta ed è rivolto allo studio di nuove strategie di immunoterapia per il mesotelioma pleurico, un tumore toracico aggressivo e legato all'esposizione all’amianto, generalmente refrattario alle terapie convenzionali.

Nello specifico, la ricerca mira a migliorare l'efficacia degli anticorpi neutralizzanti i checkpoint immunitari attraverso la loro combinazione con un inibitore di EZH2, un modulatore epigenetico che, oltre a inibire la proliferazione delle cellule tumorali, le renderebbe più immunogeniche, e approcci di riprogrammazione dei macrofagi immunosoppressivi in cellule effettrici, capaci di stimolare la risposta immunitaria anti-tumorale.

Anche il secondo progetto, coordinato dalla professoressa Tracey Pirali, si colloca nell'ambito dell'immunoterapia del cancro e si intitola “Leveraging new chemical modalities for reprogramming IDO1 half-life in cancer immunotherapy”. A partire da risultati ottenuti durante un primo progetto TRIDEO AIRC/Fondazione Cariplo, con questo specifico grant si vuole identificare una modalità efficace per colpire IDO1, un enzima che gioca un ruolo chiave nell'immune escape e per il quale le strategie terapeutiche adottate finora non hanno fornito i risultati sperati.

In questo progetto, si esploreranno diverse strategie, dall'apo-inibizione alla modulazione dell'attività di signalling passando attraverso la degradazione tramite PROTAC, con l'obiettivo di ridurre l'emivita della proteina e in ultimo favorire l'attacco delle cellule tumorali da parte del sistema immunitario. 

Il terzo progetto dal titolo “Old dog, new tricks. Inhibiting HDACs using isonitriles. Novel epigenetic drugs against triple negative breast cancer” è coordinato dal professor Gian Cesare Tron ed è volto a esplorare il gruppo isonitrilico come nuovo gruppo coordinante dello ione zinco presente a livello dell'enzima istone deacetilasi, un enzima chiave nella regolazione della trascrizione genica.

I vantaggi di questa sostituzione rispetto all'utilizzo dell'acido idrossammico, presente in tutti gli inibitori HDAC approvati ad oggi, sono la migliore selettività d'azione, un metabolismo meno tossico e migliori proprietà farmacocinetiche. Lo studio di tali inibitori aprirà così la strada all'utilizzo del gruppo isonitrilico in altre ricerche in ambito oncologico.

    Ultima modifica 24 Gennaio 2024

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