Logo UPO, Università del Piemonte Orientale
Main content
Argomento
Scienza e Ricerca

Deep learning multi-modale: com’è utilizzato dal Laboratorio integrato di Intelligenza Artificiale e Informatica in Medicina

In che modo il deep learning multi-modale può supportare, in medicina, le decisioni diagnostiche e terapeutiche? Lo spiega il professor Luigi Portinale (DISIT, UPO), responsabile del Laboratorio integrato di Intelligenza Artificiale e Informatica in Medicina che coinvolge i ricercatori del DISIT e del DAIRI.

Di Redazione

Data di pubblicazione

Luigi Portinale
Il professor Luigi Portinale

credits © AO AL

In che modo il deep learning multi-modale può supportare, in medicina, le decisioni diagnostiche e terapeutiche? Una delle possibili risposte a questa domanda viene fornita dal Laboratorio integrato di Intelligenza Artificiale e Informatica in Medicina, nato dalla collaborazione tra il DISIT (Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica) dell’Università del Piemonte Orientale, diretto da Leonardo Marchese, e il DAIRI (Dipartimento Attività Integrate Ricerca Innovazione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria), diretto da Antonio Maconi, per sviluppare nuovi percorsi di supporto all’attività dei medici per una migliore e più precisa cura dei pazienti.

A lavorare sul deep learning multi-modale, in particolare, è Luigi Portinale, professore ordinario di Informatica che si occupa di intelligenza artificiale da oltre 30 anni: «Il deep learning multi-modale – ha spiegato il Docente – consiste nella costruzione di modelli di apprendimento automatico in grado di sfruttare dati in modalità diversa, come per esempio immagini, testi, serie temporali o altro. In medicina questo è particolarmente importante, in quanto i dati relativi ai pazienti sono normalmente disponibili in modalità eterogenea, si pensi alle cartelle cliniche elettroniche, alle immagini diagnostiche o agli esami di laboratorio».

Questo renderà possibile, attraverso l’utilizzo di dati raccolti in forma anonima e aggregata, la costruzione di sistemi di ricerca in grado di supportare i medici nelle decisioni diagnostiche e terapeutiche sfruttando tutte le informazioni disponibili.

Per saperne di più, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha messo a disposizione un video di approfondimento sul proprio canale YouTube.

 

(Fonte: Ufficio Stampa Azienda Ospedaliera di Alessandria)

 

    Ultima modifica 13 Novembre 2023

    Leggi anche

    La ricercatrice UPO Lidia Avalle premiata al "Novogene Italian Sequencing Projects Awards 2024"

    Il riconoscimento le è stato conferito dall'azienda Novogene, una delle più importanti al mondo nel settore della genomica, del sequenziamento del DNA e della bioinformatica. Ora la ricercatrice potrà sfruttare le tecnologie all’avanguardia fornite dalla multinazionale per il sequenziamento dell’RNA e analizzare l’espressione genica nei suoi modelli sperimentali.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 12 Settembre 2024

    Novogene

    A San Genuario è ripreso lo scavo archeologico coordinato dall'UPO

    La prof.ssa Eleonora Destefanis dirige il “cantiere-scuola” a cui partecipano 17 studenti e studentesse del Dipartimento di Studi Umanistici. Lo scavo proseguirà fino alla fine di settembre e, nella seconda metà del mese, sono previsti momenti di comunicazione pubblica nonché laboratori per le scuole.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 10 Settembre 2024

    Scavo archeologico di San Genaurio

    Pubblicato sulla rivista Chemistry - A European Journal un lavoro del DSF UPO sulla formazione di nuovi addotti di Passerini

    L'articolo, pubblicato da un team costituito da personale dell'UPO e della Nerviano Medical Sciences S.r.l., dimostra come l'uso della catalisi fotoredox rappresenta una strategia promettente nella chimica organica.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 06 Settembre 2024

    Da sinistra a destra: la dottoressa Brunelli, la dottoressa Miletto e il professor Tron

    Una Nuova speranza per il trattamento farmacologico dell’infarto miocardico acuto: pubblicato sull’European Heart Journal il lavoro della Cardiologia UPO

    L’infarto miocardico è la principale causa di scompenso cardiaco e le malattie cardiovascolari sono la maggior causa di morte. La Cattedra di Cardiologia dell’UPO è dedita alla ricerca per migliorare la prognosi dei pazienti con infarto miocardico e con scompenso cardiaco attraverso la conduzione di protocolli, anche internazionali, dedicati.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 02 Settembre 2024

    Da sinistra a destra: il professor Giuseppe Patti e il professor Domenico D'Amario