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Elena Boggio vincitrice di una borsa di ricerca finanziata dalla Fondazione Veronesi

La borsa è nell'ambito del grant “Post-Doctoral Fellowships - Anno 2021”

Di Stefano Boda

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Elena Boggio
Elena Boggio

Elena Boggio, assegnista post-doc del Dipartimento di Scienze della Salute, presso il Laboratorio di Immunologia diretto dal professor Umberto Dianzani, è risultata vincitrice di una borsa di ricerca nell'ambito del grant “Post-Doctoral Fellowships - Anno 2021” finanziata dalla Fondazione Veronesi.

Il progetto che ha ottenuto il finanziamento è dedicato all'identificazione di un trattamento terapeutico efficace per il melanoma metastatico, in particolare per quei soggetti che, pur essendo stati sottoposti all'intervento chirurgico, andranno incontro a una ricomparsa del tumore con insorgenza di metastasi entro pochi anni dall’intervento.

Lo ha illustrato più nel dettaglio la stessa dott.ssa Boggio:

«Abbiamo scelto di focalizzarci sul melanoma in quanto il rischio di sviluppare metastasi anche in seguito a chirurgia è molto elevato e perché è un tumore in cui il sistema immunitario gioca un ruolo chiave. Il melanoma è uno dei tumori più immunogenici e la sua relazione con il sistema immunitario dell'ospite è attualmente in fase di studio. Non a caso gli inibitori dei checkpoints immunitari (Ipilimumab, Nivolumab), utilizzati oggi in clinica, sono stati messi a punto in modelli di melanoma.

Ci siamo trovati in un punto della nostra ricerca in cui abbiamo identificato gli effetti anti-tumorali di ICOS, una molecola costimolatoria dei linfociti T, coinvolta nell’attivazione del sistema immunitario, identificata dal PI di questo progetto e studiata da anni nel nostro laboratorio. Quindi, abbiamo avuto l’idea di utilizzare la versione ricombinate di ICOS (chiamata ICOS-Fc) creata da noi in laboratorio grazie alla tecnologia del DNA ricombinante, combinandola ai chemioterapici classici utilizzati per il trattamento del melanoma (Temozolomide, Rapamicina, Paclitaxel e Bevacizumab).

In collaborazione con il dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università di Torino, abbiamo sviluppato una promettente tecnologia per la somministrazione simultanea di questa miscela di farmaci, sfruttando un sistema impiegato per la nutrizione parentale chiamato Intralipid™. Tale sistema è altamente biocompatibile e permette di ridurre il numero di somministrazioni e i dosaggi andando a ridurre notevolmente gli effetti collaterali propri dei farmaci chemioterapici.

Il progetto sarà sviluppato in una prima parte in vitro per la valutazione della poli-chemioterapia in termini di inibizione dei processi fondamentali per la crescita tumorale, quali migrazione, proliferazione, neo-angiogenesi nonché il ruolo del microambiente. Nella seconda parte del progetto, la poli-chemioterapia sarà testata in vivo in modelli di melanoma sperimentale in topi da laboratorio, in cui valuteremo l’inibizione della crescita della massa tumorale e della formazione di metastasi.

Lo studio permetterà di saggiare l’efficacia dell’associazione terapeutica di ICOS-Fc con i  chemioterapici convenzionali andando ad ampliare le possibilità della terapia personalizzata al paziente. Le ricadute potrebbero essere molteplici con la possibilità di una rapida evoluzione in ambito clinico. Inoltre, la realizzazione di questo progetto può rappresentare una preziosa opportunità per l'avanzamento del Technology Readiness Level (TRL), da 4 a 5, che permetterà di dimostrare l'efficacia e la versatilità dell'attività anti-tumorale di ICOS-Fc, la quale è oggetto di un brevetto che mi vede tra gli inventori».

    Ultima modifica 7 Settembre 2022

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