Logo UPO, Università del Piemonte Orientale
Main content
Argomento
Scienza e Ricerca

Giornata Europea degli Ormoni. La SIE promuove dieta corretta ed esercizio fisico come elementi chiave per l’equilibrio ormonale

Ridurre l’esposizione a sostanze chimiche nocive, seguire una dieta ricca di frutta e verdura e povera di cibi processati, prevenire le carenze di vitamina D, iodio e calcio, è fondamentale per mantenere l’equilibrio ormonale. Ma un ruolo cruciale può giocarlo anche l’esercizio fisico, purché costante. Le dichiarazioni del professor Aimaretti, direttore del DIMET UPO e presidente attuale della Società Italiana di Endocrinologia, per la Giornata Europea degli Ormoni.

Di Riccardo Rubis Passoni

Data di pubblicazione

Gianluca Aimaretti
Il professor Gianluca Aimaretti

Il 24 aprile è la Giornata Europea degli Ormoni, l'evento promosso dalla Società Europea di Endocrinologia (ESE) che accende i riflettori sul ruolo chiave degli ormoni nelle malattie croniche, come il diabete, i disturbi della tiroide, l’osteoporosi e l’obesità, nonché nel cancro e in più di altre 400 malattie rare.

Il professor Gianluca Aimaretti, Direttore del Dipartimento di Medicina Translazionale (DIMET) dell’Università del Piemonte Orientale e presidente della Società Italiana di Endocrinologia (SIE), ha voluto, assieme agli altri membri della SIE, cogliere l'occasione fornita da tale evento per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della salute ormonale. La SIE si adopererà dunque con eventi divulgativi, visite gratuite e screening su tutto il territorio nazionale. Lo scopo è quello di far conoscere i campanelli d’allarme degli squilibri ormonali e promuovere piccole azioni quotidiane che possano scongiurare la comparsa delle malattie di cui gli ormoni sono causa diretta o concausa.

«Si stima – dichiara il professor Aimaretti – che la probabilità che ognuno di noi, nell’arco della vita, abbia a che fare con un problema ormonale si aggiri intorno al 75%. La centralità del sistema ormonale fa sì che l’endocrinologo debba essere uno specialista competente su molteplici aree terapeutiche anche molto lontane fra di loro, eppure paga il prezzo di una scarsa consapevolezza del ruolo degli ormoni nel mantenimento della salute e in molte malattie, anche da parte della classe medica».

Lo sport ha un grande impatto sulla modulazione ormonale: fare attività fisica costante, ma a intensità moderata e non prolungata, da 90 a 150 minuti a settimana, può aiutare l’organismo a produrre meglio gli ormoni. «Infatti – continua Aimaretti –, ormai si parla anche di workout ormonale, cioè impostare l’allenamento in modo da equilibrare la produzione degli ormoni e far sì che la sua efficacia sia massima con esercizi aerobici quali la corsa, la camminata intensa e la ginnastica dolce . Appena ci muoviamo, il nostro organismo rilascia ormoni che provocano effetti diversi».

 

    Ultima modifica 24 Aprile 2024

    Leggi anche

    Le dottoresse Ferraresi e Sculco vincitrici della "Post-doctoral fellowship 2025" di Fondazione Veronesi

    Le eccellenze del nostro Ateneo sono state premiate per prestigiosi progetti di ricerca in ambito oncologico, sotto la supervisione di Ciro Isidoro e Irma Dianzani, ordinari di Patologia generale presso il Dipartimento di Scienze della Salute.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 27 Novembre 2024

    Ferraresi_Sculco

    Riga ospita il consorzio FLAMIN-GO: esperti internazionali per sviluppare la nuova frontiera della terapia per l'AR

    Sotto la guida della professoressa Chiocchetti, il consorzio FLAMIN-GO ha riunito a Riga esperti da tutta Europa per accelerare lo sviluppo di un dispositivo organ-on-chip per l'artrite reumatoide, aprendo la strada a trattamenti personalizzati.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 26 Novembre 2024

    Il gruppo di lavoro FLAMIN-GO

    Inaugurato il laboratorio integrato di metabolomica: il progetto di Laboratori di Ricerca DAIRI e DISIT

    Inaugurato oggi il quinto laboratorio integrato tra DAIRI e DISIT, dedicato all'analisi metabolomica tramite Risonanza Magnetica Nucleare. L'obiettivo? Migliorare la diagnosi precoce, sviluppare terapie personalizzate e studiare malattie complesse. Un progetto d'eccellenza che vede la collaborazione tra AOU Alessandria, Fondazione CRT e UPO, unendo assistenza, ricerca e innovazione per la salute dei cittadini.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 22 Novembre 2024

    Da sinistra a destra: Mauro Botta, Guido Lingua, Leonardo Marchese

    Giorgia Colombo premiata durante il Congresso della Società Italiana di Farmacologia

    I premi, assegnati durante il Congresso SIF a Sorrento, valorizzano l'eccellenza della ricerca italiana e sostengono i giovani talenti che lavorano per migliorare la salute pubblica. I progetti vincitori spaziano dall'oncologia alle neuroscienze, offrendo nuove prospettive per lo sviluppo di terapie più efficaci.

    Argomento
    Scienza e Ricerca

    Data di pubblicazione 20 Novembre 2024

    Giorgia Colombo