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Il professor Giuseppe Patti guida le innovazioni nella Cardiologia all’AOU di Novara

Grazie a interventi all'avanguardia, il professor Giuseppe Patti e il suo team hanno permesso all’AOU “Maggiore della Carità” di Novara di diventare uno dei centri cardiologici italiani più importanti. Tramite la tecnica TAVI sono stati introdotti sistemi innovativi di intervento di riparazione valvolare transcatetere meno invasivi rispetto al passato.

Di Redazione

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Prof. Giuseppe Patti
Prof. Giuseppe Patti

Giuseppe Patti, professore ordinario di Malattie dell’apparato cardiovascolare del Dipartimento di Medicina traslazionale UPO, ha recentemente implementato approcci terapeutici innovativi per i pazienti affetti da malattie delle valvole cardiache, presso il reparto di Cardiologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara.

Per far fronte al restringimento della valvola aortica, condizione clinica con una mortalità del 25%, il professor Patti e la Cardiologia dell'AOU hanno attivato la possibilità di cura attraverso la TAVI, ovvero interventi di sostituzione valvolare aortica transcatetere definitivi e minimamente invasivi. Oltre alla TAVI, il team del “Maggiore” ha introdotto anche sistemi innovativi di intervento di riparazione valvolare transcatetere della valvola mitrale e tricuspide, le cui malattie sono in costante e preoccupante aumento, specie per l'elevata mortalità (40%).

«Tale esperienza – afferma il professor Patti – fa rientrare la nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria nella ristretta rete dei maggiori centri Italiani che offrono tali cure interventistiche cardiologiche a elevato contenuto tecnologico. Queste opzioni terapeutiche rappresentano prospettive innovative per i pazienti e ne possono migliorare significativamente la qualità di vita. L’espansione dell’utilizzo di tali tecniche all’avanguardia identifica un passo avanti concreto nella lotta contro le patologie cardiache a più elevata diffusione, nella promozione del benessere della comunità e nella risposta alle esigenze di salute di un numero crescente di pazienti».

 

(Fonte: Ufficio Stampa AOU “Maggiore della Carità” di Novara)

 

    Ultima modifica 18 Gennaio 2024

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