- Argomento
- Open Campus
Il Tartufo bianco pregiato dell’Alto Monferrato è unico, lo dice la scienza. Nuove prospettive progettuali per la sicurezza alimentare e per il turismo in Piemonte
IV Giornata del Tartufo bianco pregiato dell’Alto Monferrato: i ricercatori UPO confermano che questa specie di tartufo può essere tracciata con estrema precisione grazie alla corrispondenza fra i tartufi e l’impronta chimica del terreno. C’è entusiasmo per i risvolti positivi che questi dati avranno per la conservazione del territorio, per la sicurezza del prodotto e per i percorsi didattici e turistici che verranno valorizzati.
Di Leonardo D'Amico
Data di pubblicazione
credits © UPO/Archivio di Ateneo
Una giornata di festa e di scienza: si potrebbe sintetizzare in questo modo la data del 14 ottobre che a Ponti (AL), presso il complesso monastico di Chiesa Vecchia, ha visto svolgersi la IV Giornata del Tartufo bianco pregiato dell’Alto Monferrato.
Il programma ha previsto numerosi interventi di alcuni tra i massimi esperti del settore provenienti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta e dal Ministero della Salute che insieme ai docenti dell’Università del Piemonte Orientale e ai ricercatori del CNR hanno delineato lo stato dell’arte che circonda questo prodotto di eccellenza altamente caratteristico di queste zone del Piemonte.
Le platea, composta da quasi novanta persone, non è rimasta delusa: sono state affrontate questioni cruciali come le problematiche di sicurezza alimentare del settore, le nuove metodiche per l’identificazione delle specie, l’incidenza del prodotto sul turismo di qualità e, soprattutto, sono stati svelati i primi risultati delle ricerche in atto che appaiono molto incoraggianti: i professori Maurizio Aceto (Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e per la transizione ecologica DISSTE) e Guido Lingua (Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica DISIT) dell’UPO, insieme al coordinatore del progetto, il professor Vito Rubino (DISSTE), hanno mostrato l’esito delle indagini sui campioni forniti, che confermano le attese: esiste una corrispondenza fra i tartufi del territorio e l’impronta chimica del terreno, nonché una specificità di alcuni tratti del DNA che si ritengono caratteristici del prodotto locale. Ciò potrà condurre a forme di tracciabilità “analitica”, ossia non più basate solo su “documenti” e “autocertificazioni”, ma su un riscontro oggettivo di laboratorio sul prodotto.
«Le analisi andranno avanti anche durante la campagna di raccolta 2023 – spiega il professor Vito Rubino – ma dal progetto iniziale stanno già gemmando ulteriori iniziative come la mappatura dei fondi tartufigeni per il recupero ambientale, la creazione di tartufaie didattiche e percorsi descrittivi nei diversi Comuni della ATS, l’avvio di un monitoraggio sulla qualità e la sicurezza dei prodotti del territorio e, infine, la creazione di una guida turistica alle terre del tartufo bianco pregiato dell’Alto Monferrato.»
Dell’evento ha voluto far parte anche il rettore dell’UPO, il professor Gian Carlo Avanzi, che ha introdotto i lavori. «Ancora una volta – ha detto il Rettore – UPO si conferma partner delle iniziative locali volte a promuovere e valorizzare le eccellenze del proprio territorio e capofila di importanti progetti scientifici i cui risultati andranno a beneficio sia dei produttori sia dei consumatori, all'insegna della trasparenza, della lealtà e della valorizzazione delle nostre straordinarie doti agroalimentari e ambientali.»
La bontà del progetto coordinato dall’Università del Piemonte Orientale è stata sottolineata anche dall’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, dal Presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Alessandria e Asti Giampaolo Coscia e dal Presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino, tutti presenti e partecipi ai lavori insieme ai Sindaci dei venti Comuni che hanno dato vita all’ATS per finanziare la ricerca capitanati dal Presidente dell’Associazione, Franco Novelli.
Al termine dei lavori si è tenuto un momento di festa durante il quale è stata premiata la pluricampionessa di triathlon Marta Menditto, testimonial del tartufo bianco pregiato dell’Alto Monferrato 2023. Un gesto di buon auspicio che da’ avvio alla nuova stagione di raccolta e degustazione di un prodotto a buon diritto considerato fiore all’occhiello dei nostri territori.
Questa conferenza è stata realizzata nell’ambito del progetto NODES, finanziato dal MUR sui fondi M4C2 - Investimento 1.5 Avviso “Ecosistemi dell'Innovazione”, nell'ambito del PNRR finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.
Ultima modifica 16 Ottobre 2023
Leggi anche
Ripartono le iniziative didattiche della Cattedra di Diritto Penale del DIGSPES
Al fine formare le giuriste e i giuristi di domani, la Cattedra di Diritto Penale del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali (DIGSPES), coordinata dal professor Alessandro Provera, promuove una serie di iniziative didattiche. Le studentesse e gli studenti avranno la possibilità di assistere ad alcuni processi penali, di effettuare una visita carceraria e partecipare ad un dibattito con i detenuti.
- Argomento
- Open Campus
Data di pubblicazione 14 Novembre 2024
Il poeta Volker Braun incontra gli studenti dell’UPO
L’autore tedesco, premiato al ventesimo Festival internazionale di poesia civile città di Vercelli, ha dialogato con gli studenti, rispondendo con grande disponibilità alle loro domande sui temi sociali e letterari emersi dall’analisi della sua poetica
- Argomento
- Open Campus
Data di pubblicazione 12 Novembre 2024
Il CRIMEDIM in prima linea nella valutazione della risposta alle alluvioni in Emilia-Romagna
Per documentare quanto implementato in risposta all'alluvione del maggio 2023 e identificare buone pratiche e aree in cui vi è spazio di miglioramento, un team di ricercatori del CRIMEDIM, in collaborazione con l'AUSL della Romagna, ha condotto uno studio mirato a valutare le varie azioni intraprese nell'ambito della risposta sociosanitaria all'evento.
- Argomento
- Open Campus
Data di pubblicazione 05 Novembre 2024
Passaggio dell’ermellino. Menico Rizzi è il nuovo Rettore dell’Università del Piemonte Orientale
Celebrato il “Passaggio delle consegne” tra il rettore uscente Gian Carlo Avanzi e il rettore eletto Menico Rizzi. Il professor Avanzi ha tracciato il bilancio del suo sessennio fatto di crescita infrastrutturale sui tre poli, di aumento del numero di studenti, docenti e personale. Al professor Rizzi toccherà dare spinta all'internazionalizzazione, alla nuova didattica e alla ricerca di qualità, valorizzando la «meravigliosa bellezza della diversità.» Dal 1° novembre lascia anche la direttrice generale Loredana Segreto.
- Argomento
- Open Campus
Data di pubblicazione 29 Ottobre 2024